INCONTRO CON VALERIO VARESI: NEBBIE E DELITTI, UNA CHIACCHIERATA FRA GIALLO E FICTION

La tradizionale serata interclub organizzata con gli amici del Lions Club Faenza Host ha quest’anno avuto il piacere di ospitare lo scrittore e giornalista Valerio Varesi, nella cui produzione letteraria si annoverano i romanzi che hanno ispirato la famosa serie televisiva “Il Commissario Soneri”.

Dopo i saluti del presidente del Lions Club Host di Faenza, Luca Ponti, e del presidente Alessandro Cantagalli, il nostro socio Alfonso Toschi ha condotto il colloquio con l’autore. Valerio Varesi, laureato in filosofia presso l’Università di Bologna, è attualmente giornalista presso la redazione bolognese di Repubblica e scrittore di numerosi romanzi che hanno riscosso notevole successo e numerosi riconoscimenti. Particolarmente conosciuta al grande pubblico è la produzione noir che ha dato vita al personaggio del Commissario Soneri, da cui è stata poi tratta la celebre serie televisiva.

Il primo spunto riguarda la nascita del personaggio del Commissario Soneri nell’immaginazione dello scrittore: è infatti frutto di numerose frequentazioni della questura in qualità di giornalista, di letture personali e dell’amicizia di alcuni commissari di polizia nella zona del parmigiano. L’intento è stato quello di creare un personaggio introspettivo, riflessivo e accorto che si occupa della criminalità che si sviluppa in quel grigio e indefinito mondo di mezzo degli affari e della politica.

Lo scrittore spiega poi come la trama dei suoi romanzi sia sviluppata a partire da una storia che lo colpisce per i molteplici risvolti personali e sociali che cela al suo interno. Ama definire il fatto criminale come la punta di un iceberg, il cui vero interesse risiede nel dipanarne le dinamiche psicologiche. Così l’attenzione si sviluppa intorno alla violenza in famiglia, oppure a quella sociale. La curiosità può nascere da una storia di inquietudine per poi dipingere il terrore verso l’assassino che si declina in paura e diffidenza verso l’altro, e poi verso gli altri in un’evoluzione dalla connotazione sociale. Per Varesi il romanzo è innanzitutto un racconto della realtà.

Il colloquio sollecita l’autore nel cercare di definire il suo genere. Egli spiega come il giallo, il poliziesco, il noir siano categorie che risalgono a colorazioni editoriali e storiche. Sceglie però la definizione di “noir”: di questo a lui interessa l’attenzione non soltanto alla soluzione dell’indagine ma soprattutto alle motivazioni che hanno spinto al delitto. Ancora una volta le ragioni e non soltanto la descrizione del fatto. Il romanzo appaga l’autore se diventa impegnato, sociale, insomma “engagé”.

Piace poi a Varesi descrivere la genesi dei suoi personaggi di contorno, spesso semplici e umili ma nobili d’animo. In una società spesso devota all’utile, preferisce contrapporre figure romantiche, intrise di etica: perdenti e quindi, in definitiva, vincenti proprio perché genuine e capaci di distaccarsi del consueto.

Il Commissario Soneri passa poi dalle pagine dei romanzi alla serie televisiva. Questo grazie a un’intuizione della produzione RAI di ambientare avventure poliziesche nelle nebbie dell’Italia settentrionale. Si sceglie quindi l’Emilia in cui l’autore può anche omaggiare la sua terra tramite la dedizione del Commissario verso la ricca gastronomia di quelle zone.

Il nostro ospite conclude poi la serata descrivendo il suo ultimo libro intitolato “Ora Buca”, spiegando quale messaggio racchiuda la scelta di caratterizzare il protagonista e la sua storia. Le molte domande fra i partecipanti lo sollecitano a raccontare la sua esperienza di giornalista e scrittore: i rapporti con i colleghi di redazione, ma anche con altri romanzieri, riflettendo come la realtà che si trovi a descrivere come cronista spesso superi qualunque possibile trama che potrebbe nascere fra le righe di un racconto.

Scrittore sin dalla giovane età, l’autore ha caratterizzato la sua produzione anche alla luce dei suoi studi filosofici. Forse la necessità di riordinare i pensieri e le idee che il suo lavoro di giornalista gli offrono ogni giorno è la spinta che crea i suoi personaggi e le avventure che descrive, nell’eterno intento dell’uomo di capirsi e di capire, come in un’indagine senza fine.

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