Incontro con ANFFAS Faenza: dall’alluvione verso un nuovo futuro

Il consueto incontro del Club, organizzato dal presidente Giuseppe Gaiba a cui ha partecipato una folta rappresentanza di soci e consorti, è stato dedicato all’associazione Anffas di Faenza. Quest’associazione di volontariato onlus è nata ben 51 anni fa, nel 1972, e nel 2022 è diventata Anffas Faenza ETS-APS a seguito della riforma del Terzo Settore. Associazione locale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro-sviluppo, ha come missione quella di operare su base di volontariato e perseguire esclusivamente finalità di solidarietà e di promozione sociale, in campo sanitario e sociale.

Si rivolge prioritariamente a persone svantaggiate in situazione di disabilità intellettiva e/o relazionale e alle loro famiglie, affinché sia loro garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità. Presente alla serata, accompagnata dalla figlia Chiara, Nives Baldoni, attuale presidente dell’associazione, che nel rimarcare e presentare le tante attività di Anffas, ha voluto testimoniare l’enorme e devastante impatto che la recente alluvione ha creato ai locali e alle strutture ove l’associazione opera.

Si può dire che Anffas ha perso tutto: i locali, messi a disposizione del Comune di Faenza, non sono più agibili. Serviranno mesi per tornare ad una situazione di normalità, ma la caparbietà e lo spirito dei volontari che aiutano l’associazione non si sono fermati. La collaborazione della Coop. Sociale Ceff di Faenza ha consentito di riprendere le attività in altri ambienti. Durante il mese di agosto, 12 ragazzi seguiti dall’associazione andranno comunque in vacanza al mare, a Igea Marina, perché è il momento per loro più desiderato e non ci si poteva permettere di evitarlo. Con passione ed entusiasmo Nives Baldoni ci ha insegnato cosa significa disabilità, non una malattia o uno stato di inferiorità, ma uno stato psico-fisico diverso che coinvolge tante persone, molte delle quali in giovane età. I volontari, lei per prima, operano con l’obiettivo di dare serenità a persone desiderose di vivere una vita più possibile piena e fatta di situazioni normali, frutto di tanti progetti avviati col supporto di specialisti e ricercatori scientifici (teatro, ginnastica, musica, accudimento di animali domestici).

Dopo il Covid, certamente nessuno avrebbe immaginato di vivere un’altra tragedia come l’alluvione che ha devastato Faenza. Nives ha voluto testimoniare in prima persona il ringraziamento a tutti coloro, come il Rotary Faenza, che si sono prodigati e ancora lo stanno facendo, per sostenere associazioni di volontariato come Anffas. Il presidente Giuseppe Gaiba ha confermato la volontà del club faentino di individuare insieme all’associazione un percorso condiviso di vicinanza, collaborazione e sostegno. Da rimarcare la partecipazione alla conviviale, in video-collegamento, di Mario Meregalli, Presidente del Rotary Club Se.De.Ca. (Seregno, Desio, Carate Brianza) che, dopo aver preso conoscenza delle difficoltà vissute da Faenza in seguito all’alluvione di maggio scorso, ha ribadito la volontà sua e del proprio Club di contribuire al sostegno di un progetto di rilancio utile alla popolazione, quello di Anffas in particolare.

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