INCONTRO CON LA DOTT.SSA DONATINA CILLA: LA MEDICINA TERRITORIALE E IL RUOLO DELLA DONNA NELLA SANITA’

La serata si è aperta con il saluto da parte del presidente Andrea Rava alla nostra ospite: la Dott.sa Donatina Cilla, Direttrice del Distretto Sanitario dell’AUSL di Faenza, invitata a relazionare sul tema della medicina territoriale tra presente passato e futuro e del ruolo della donna nella Sanità.

La Dott.sa Donatina Cilla, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1989, è specialista in Geriatria e Gerontologia. Ha lavorato prevalentemente in aziende della Sanità Pubblica nell’ambito della Regione Emilia-Romagna e, prima di ricevere l’incarico di Direttrice del Distretto Sanitario di Faenza, è stata medico presso le Cure Primarie nella provincia di Forlì – Cesena.

La nostra ospite, prendendo la parola, ha ringraziato il Club per questo graditissimo invito, esprimendo il piacere nell’incontrare la Dott.sa Fiorenza Bonvicini  – sua unica ed indimenticabile professoressa – e il nostro socio il Prof. Stefanini che le ha fatto questo bellissimo regalo. Emozioni e ricordi legati alla sua lunga carriera professionale, dalla specializzazione nel 1983 fino a quando motivi personali l’hanno indotta ad occuparsi di Cure Primarie a Forlì.

In questo nuovo contesto ha avuto modo di misurarsi con le difficoltà di una politica di attivazione della sanità territoriale ma anche con la grande importanza di questo tema. La relatrice chiarisce poi come la medicina territoriale in questi anni si sia purtroppo depotenziata, fino a farci riscoprire recentemente l’assoluta necessità di questo prezioso servizio per la collettività: efficace, efficiente e vicina alla popolazione.

Infatti, durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, si è compreso quanto in realtà il territorio fosse ancora impreparato a gestire una situazione di queste proporzioni. La pandemia ha segnato tristemente il punto di ripartenza, facendo comprendere quanto l’unione di tutti faccia la differenza. In quest’occasione si sono organizzati i centri vaccinali promuovendo le capillarità e le modalità organizzative diffuse. A questo proposito la Dott.sa Cilla ringrazia particolarmente il Club Rotary di Faenza per avere risposto a questa chiamata, organizzando un servizio di volontariato al centro vaccinale con una presenza costante e affidabile.

Questo periodo di ripartenza è l’occasione per suggerimenti importanti, con nuove linee di indirizzo; accorgendosi che una diversa localizzazione territoriale può essere in grado di favorire una presa in carico dei pazienti domiciliari con una gestione appropriata.

È quindi questo il momento, prosegue la Dott.ssa Cilla, per iniziare a pensare al futuro con ottimismo e con un progetto che sappia inseguire il tracciato che il PNRR indica, toccando le tante tematiche nuove che tendono ad approfondire in particolare le pratiche sociosanitarie per anziani e anche lo sviluppo di nuovi strumenti territoriali come gli Ospedali di Comunità, le Case della Salute e la domiciliarità per le persone fragili sul territorio.

La sua nomina a Direttrice del Distretto di Faenza va proprio nella direzione di una sempre maggiore attenzione alla medicina territoriale e allo sviluppo di una rete capillare di servizi alternativi alla presa in carico dell’ospedale. La medicina d’iniziativa si declinerà attraverso una sempre più forte integrazione professionale e multidisciplinare, con il coinvolgimento attivo della componente infermieristica e sociale. L’obiettivo è fare in modo che la popolazione sia indirizzata verso il servizio sanitario più adatto alle proprie necessità: l’ospedale non è la struttura più idonea per risolvere le problematiche di salute come quelle delle patologie croniche, più adatte a essere monitorate nel tempo tramite le Case della Salute, percepite sempre di più come punto di riferimento.

Obiettivo rilevante sarà lavorare tutti in sinergia, coinvolgendo le Case della Salute e anche figure specialistiche che possano dare risposte più ampie, oltre alla cura a domicilio e alla collaborazione con le residenze per anziani. Il modello che viene proposto in questa direzione richiede anche il potenziamento di un’infrastruttura informatica e di integrazione con gli altri servizi, attualmente ancora da realizzare.

La sua relazione molto ampia e interessante ha poi condotto l’uditorio verso il tema della “Donna nel mondo della Sanità”; cioè di questo cambiamento in atto per rappresentare il mondo sanitario da parte del mondo femminile e di come vengono rappresentate in un’azienda come l’AUSL.

La Dott.ssa Cilla ci illustra di come le donne stiano triplicando i ruoli di incarico professionale all’interno dell’azienda, sia a livello nazionale che locale, fino a una presenza di circa il 75%. Sicuramente negli ultimi 4-5 anni dal 30% si è arrivati ad un 50% per quanto riguarda la categoria medica con un aumento della quota delle donne medico, ben rappresentate in tutti i campi meno in quello chirurgico che ancora ha una crescita meno veloce rispetto alle altre specialistiche. Descrive poi di come si sia sperimentato nel periodo della pandemia il lavoro a distanza, in particolare per le donne con un dato di riferimento pari all’80%. L’azienda AUSL della Romagna ha strutturato un comitato unico di garanzia che in qualche modo si occupa di pianificare anno dopo anno azioni che servono a promuovere la parità di genere, svolgendo attività formative e pianificazione sul lavoro agile. La percentuale delle donne che raggiungono i livelli dirigenziali è pari al 25% per le strutture complesse e al 35-40% per le strutture semplici legato in particolare alla questione di non garantire la continuità.

La serata si è quindi conclusa dopo un’interessante panoramica della Dott.ssa Cilla riguardo ai futuri scenari della nostra struttura sanitaria locale e nazionale, chiamata a confrontarsi con una grande sfida tecnologica e sanitaria per il futuro del paese.

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