INCONTRO CON LUIGI SOLAROLI E IL PROF. CESARE SANGIORGI: IL CENTRO DI FAENZA CHE NON TI ASPETTI

Il titolo della serata non poteva essere più azzeccato, per questo piacevole incontro all’insegna delle curiosità, degli aneddoti legati alla nostra bellissima città. Il nostro presidente Alessandro Cantagalli ha accolto gli ospiti Luigi Solaroli e il Prof. Cesare Sangiorgi. È poi iniziata una piacevolissima chiacchierata con Luigi Solaroli, personaggio molto conosciuto a Faenza: un autodidatta che ha fatto dell’informazione il suo cavallo di battaglia.

Per curiosità personale, e grazie alla sua precisa e puntuale ricerca storica, ha redatto una sorta di diario faentino ricco di aneddoti, di cultura e di architettura. Gestisce attualmente una pagina facebook molto seguita dai faentini e da altre persone di comuni limitrofi: una passione nata quasi dal nulla, grazie alle domande di un fotografo di una rivista specializzata, in visita a Faenza per conoscere la capannina rustica di Palazzo Milzetti. Da quelle domande è scattata l’ispirazione ma soprattutto la curiosità di conoscere la storia di questo particolare manufatto e del perché si era costruito a Faenza.

Durante la serata, la narrazione di Luigi Solaroli è stata accompagnata da un insigne letterato: il Prof. Cesare Sangiorgi, che ha trascorso la sua vita professionale come docente dei più prestigiosi Licei Classici della Romagna, terminando con il Liceo Torricelli di Faenza. Alternandosi con Luigi in una sorta di intervista, ha evidenziato il suo interesse documentario e ha motivato una ricerca approfondita delle varie notizie curiose che gli sono pervenute.

Tutto è partito con la rubrica intitolata “Accadde a Faenza…”, in cui Luigi, per ogni data di una particolare giornata, torna indietro nel tempo alla ricerca di fatti, aneddoti, curiosità avvenute in quel giorno, suscitando l’interesse dei faentini che nell’arco di pochi anni lo ha portato a condividere tanti link su Facebook.

Luigi ci racconta che per soddisfare questa curiosità intesa come interesse storico, ha iniziato dalla Biblioteca Comunale per poi a cascata passare alla Biblioteca del MIC, alla Biblioteca Zucchini (attualmente non più attiva), quella Diocesana e soprattutto avvalendosi dell’Archivio di Stato. In Biblioteca comunale ci sono 470 faldoni (miscellanee faentine) dentro cui c’è di tutto, ne ha spulciati ben una settantina. Prezioso è stato il patrimonio di vecchi notiziari e quotidiani, poi racconta di come sia iniziata la digitalizzazione: internet ha dischiuso così tutto il suo smisurato patrimonio di informazioni. Infine, molto importante è stato lo schedario Rossini, che ci racconta pezzo per pezzo la cronaca di Faenza, i manoscritti del Valgimigli e del Borsieri, infine dei padri storici come il Tolosano e il Mittarelli.

Tante curiosità, alcune uniche: ad esempio il racconto dell’Imperatore del Giappone Hirohito che venne a Faenza a trovare il nostro Raffaele Bendandi, la cui fama giunse alle sue orecchie dato che il Giappone di terremoti ne aveva ben donde. A ricordo, il 18 aprile del 1928 l’Imperatore inviò una cartolina con dedica firmandosi “Conte T. Tôdô”. Il viaggio nacque all’insegna dello scandalo perché mai nessun membro della casa reale giapponese era uscito dalla nazione.

Seguendo il filo conduttore di “Accadde Oggi…” Luigi e Cesare ci hanno svelato tante curiosità e molte diapositive che raccontano della nostra città, di fondazione romana, e che si trova in una posizione geografica particolare, all’incrocio della Via Emilia con l’asse viario con Ravenna e Firenze. Questa posizione ha influito positivamente nel suo sviluppo culturale, basti solo pensare a Dante e alle citazioni della città nella Divina Commedia, sia come sviluppo economico superiore alle altre città, che viene testimoniato dalla ricchezza di tesori artistici presenti come i Palazzi Settecenteschi, difficili da trovare in città di analoghe dimensioni.

È stata una bellissima serata all’insegna dei ricordi e di quanto gli amici Luigi e Cesare ci hanno raccontato: con lo scorrere delle curiose e interessanti immagini ci hanno regalato un viaggio attraverso la storia della nostra città.

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