Incontro con il dott. Luca Frassineti: Comprehensive Cancer Care and Research Network

Giovedì 3 Novembre, in occasione della serata in Interclub tra tutti i Rotary Club dell’area Romagna nord, abbiamo avuto il piacere di ospitare il dott. Luca Frassineti che, come direttore del Dipartimento di Oncologia e Ematologia Clinico-sperimentale, nonché direttore S.C. di Oncologia Medica e responsabile SSD del gruppo di Patologia Gastroenterico – U.O. Oncologia Medica dell’IRST-IRCCS di Meldola, ha descritto come l’Irst sia una eccellenza italiana.

Luca, socio Rotary da,1992 e presidente del Rotary Club Faenza nell’annata 200/01, ha presentato la collaborazione tra Ausl Romagna e Irst da cui nasce un sistema che è una vera e propria eccellenza italiana: il CCCrN ( Comprehensive Cancer Care and Research Network). Luca Frassineti IRST- Meldola

Il complesso viaggio verso la conoscenza di questa realtà parte dal paziente, come i principi fondanti della struttura stessa; utile ricordare come la salute vuole essere non solo un benessere fisico, ma anche mentale e sociale; a tal proposito i pilastri fondanti di questa collaborazione vogliono essere la modernità, l’universalismo, l’equità e la solidarietà. Principi, oltre che valori, volti a garantire un servizio offerto in base alla necessità oggettiva, ma con una giusta distribuzione delle risorse. Pilastri che affondano le loro basi negli intenti di poter migliorare quelle variabili modificabili della condizione di salute delle persone. Principi, tra l’altro, non dissimili da quelli rotariani.

Uno studio interessante condotto di recente dal Centro, ha evidenziato una correlazione interessante: partendo dalla conoscenza che le forme tumorali colpiscono percentualmente i soggetti più anziani, in Emilia-Romagna, nonostante l’aumentare dell’età media della popolazione, i tumori sono mediamente meglio gestiti e curati rispetto a tutto il resto d’Italia e questo, tra le varie, grazie anche ad una diffusione più capillare della rete oncologica assistenziale che vuole diminuire sempre di più le distanze con i pazienti.

L’esperienza romagnola sta facendo scuola. Il CCCrN basa la sua mission nel creare interconnessioni tra ricerca e cure basando la propria attività tra innovazione e solidarietà: pazienti presi in carico da team multidisciplinari, distribuzione capillare geografica dei centri minori, assetto istituzionale compatto e contesto locale molto favorevole. Gli strumenti che il Centro adotta rappresentano il meglio che una struttura medica possa offrire: 1) un forte legame ad un programma di oncologia territoriale; 2) un unico programma di ricerca condiviso tra struttura pubblica e privata; 3) una forte rete relazionale; 4) la vigilanza di un comitato etico unico; 5) gruppi di ricerca multidisciplinari; 6) monitoraggi sempre più approfonditi dei dati e loro analisi; 7) scambio di informazione totale tra le strutture; 8) un’avanzata piattaforma assistenziale integrata.

A coronamento della struttura, già molto performante allo status quo, è prevista nel breve periodo l’inaugurazione di una farmacia oncologica specializzata a servizio della Romagna; un progetto finanziato per 4mln di euro volto a diminuire i costi e migliorare l’efficienza. Una distribuzione automatizzata dei medicinali annullerà la possibilità di errore umano, mentre i laboratori permetteranno la produzione e la sperimentazione sul campo di nuovi radiofarmaci.

Il CCCrN vuole divenire il primo modello europeo di network oncologico per offrire alla popolazione terapie personalizzate sul singolo paziente, mantenendo al centro i bisogni della persona.

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